3/4h | dalle 9 alle 13 o dalle 14 alle 18
La Martorana
Santa Maria dell’Ammiraglio
Fu consuetudine, per i Normanni, adottare alcune basi amministrative di tradizione bizantina o arabo-musulmana. Così tra sec. XI e XII, la figura dell’Amir el Bahr, cioè «Ammiraglio», fu quattro volte di seguito di cultura greca.
Ai tempi di Ruggero II Altavilla, l’ammiraglio si chiamava Georghios Antiochenes, Siriaco, devoto a Maria e al suo re. Lungo le mura della Balarm normanna, vicino al porto militare, l’ammiraglio costruì un convento basiliano, di cui utilizzò un’ala per sé, costruito intorno ad un giardino chiuso al centro del quale sorgeva un’ammirevole chiesa.
Rimangono solo poche tracce della struttura originaria, ma sufficienti per permetterci di comprenderla:
Una torre di guardia ad un piano per controllare l’ingresso. Due altre elevazioni sorgeranno in seguito.
La chiesa bizantina, sventrata nel XVII secolo per l’aggiunta di navate latine.
Il presbiterio si trova all’interno dell’ex convento, utilizzato nel XX secolo dall’Università come sede della Facoltà di Architettura.
La nostra visita alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (o Martorana) si concentra su questo gioiello famoso in tutto il mondo per la combinazione di mosaici bizantini del XII secolo e i dipinti fiamminghi di Wilhelm Borremans (1670-1744).
La Martorana offre il raro privilegio di due approcci alla liturgia, quello greco e quello latino, e dobbiamo a Borremans di essersi espresso in gusto tardo rinascimentale con il massimo rispetto per gli ornamenti medievali.
Per maggiori informazioni, prenotazioni, richieste speciali e per qualunque necessità scrivete utilizzando il contact form di seguito.
Fu consuetudine, per i Normanni, adottare alcune basi amministrative di tradizione bizantina o arabo-musulmana. Così tra sec. XI e XII, la figura dell’Amir el Bahr, cioè «Ammiraglio», fu quattro volte di seguito di cultura greca.
Ai tempi di Ruggero II Altavilla, l’ammiraglio si chiamava Georghios Antiochenes, Siriaco, devoto a Maria e al suo re. Lungo le mura della Balarm normanna, vicino al porto militare, l’ammiraglio costruì un convento basiliano, di cui utilizzò un’ala per sé, costruito intorno ad un giardino chiuso al centro del quale sorgeva un’ammirevole chiesa.
Rimangono solo poche tracce della struttura originaria, ma sufficienti per permetterci di comprenderla:
Una torre di guardia ad un piano per controllare l’ingresso. Due altre elevazioni sorgeranno in seguito.
La chiesa bizantina, sventrata nel XVII secolo per l’aggiunta di navate latine.
Il presbiterio si trova all’interno dell’ex convento, utilizzato nel XX secolo dall’Università come sede della Facoltà di Architettura.
La nostra visita alla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (o Martorana) si concentra su questo gioiello famoso in tutto il mondo per la combinazione di mosaici bizantini del XII secolo e i dipinti fiamminghi di Wilhelm Borremans (1670-1744).
La Martorana offre il raro privilegio di due approcci alla liturgia, quello greco e quello latino, e dobbiamo a Borremans di essersi espresso in gusto tardo rinascimentale con il massimo rispetto per gli ornamenti medievali.
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