Le fonti sono numerose che parlano del complesso del Duomo di Monreale, oggi bene Unesco – Patrimonio dell’Umanità.
Questi appunti non hanno altra pretesa che comunicare delle impressioni, stimolare le curiosità, provocare dei scambi…
Entrando in cattedrale, il visitatore è come risucchiato da un vortice di elementi in movimento. Per alcuni l’effetto è quello di una cascata che sembra piombargli addosso e togliergli il respiro. Due volte in questi ultimi 10 anni impegnati a guidare il pubblico alla scoperta del monumento è capitato che un cliente si sia sentito male al punto di dovere uscire dal tempio.
Una cattedrale quindi che provocca immediata reazione. Ed è proprio questo il punto primo, questa forza nella comunicazione, rinforzata poi dall’analisi nel dettaglio, riservata maggiormente agli addetti ai lavori, a chi come me ha il privilegio di rapportarci spesso con tali meraviglie.
E quasi impossibile distaccare l’attenzione dei mosaici a punto che solo con il tempo la si riesce ad indirizzare anche ad altri aspetti del monumento. Lo studio poi porta a sorprese, misteri e piaceri della conoscenza…
Guardate ad esempio, nella nostra galleria fotografica di seguito, gli stilobati delle colonne a divisione delle navate. Essi presentano una diversità singolare che spinge l’appassionato ad una ricerca.
Perchè?
Poi lo studio porta a intuire, ad esempio, che la prima colonna a destra della navata principale, quella di marmo cipollino, non occupa oggi giorno la posizione originale del medioevo. Di mistero in mistero cosi uno si trova invogliato verso la ricostruzione dell’ambiente nelle varie epoche, montando e smontando le modifiche. E ciò che gli viene rivelato giunto a tale punto ‚ è semplicemente sbalorditivo.
Tutto ciò avrebbe magari poco senso se non fosse il Duomo di Monreale segnato dalla personalità di Guglielmo II Altavilla, dal talento delle maestranze e dalle elite di fine del secolo 12°, con riferimento tanto ai poteri laici quanto religiosi.
Vistosi messaggi di natura politica, pur quanto sinceramente ispirati ad un vibrante atto di fede, incrociano riferimenti commoventi, comuni ai tre monoteismi. Come nella ripetizione della stella dalle otto punte, simbologia assai presente nei monumenti arabo-normanni. Mai come a Monreale però la sua dimensione allegorica sarà stata messa in scena con tale munificenza. (vedi foto)
Le fonti sono numerose che parlano del complesso del Duomo di Monreale, oggi bene Unesco – Patrimonio dell’Umanità.
Questi appunti non hanno altra pretesa che comunicare delle impressioni, stimolare le curiosità, provocare dei scambi…
Entrando in cattedrale, il visitatore è come risucchiato da un vortice di elementi in movimento. Per alcuni l’effetto è quello di una cascata che sembra piombargli addosso e togliergli il respiro. Due volte in questi ultimi 10 anni impegnati a guidare il pubblico alla scoperta del monumento è capitato che un cliente si sia sentito male al punto di dovere uscire dal tempio.
Una cattedrale quindi che provocca immediata reazione. Ed è proprio questo il punto primo, questa forza nella comunicazione, rinforzata poi dall’analisi nel dettaglio, riservata maggiormente agli addetti ai lavori, a chi come me ha il privilegio di rapportarci spesso con tali meraviglie.
E quasi impossibile distaccare l’attenzione dei mosaici a punto che solo con il tempo la si riesce ad indirizzare anche ad altri aspetti del monumento. Lo studio poi porta a sorprese, misteri e piaceri della conoscenza…
Guardate ad esempio, nella nostra galleria fotografica di seguito, gli stilobati delle colonne a divisione delle navate. Essi presentano una diversità singolare che spinge l’appassionato ad una ricerca.
Perchè?
Poi lo studio porta a intuire, ad esempio, che la prima colonna a destra della navata principale, quella di marmo cipollino, non occupa oggi giorno la posizione originale del medioevo. Di mistero in mistero cosi uno si trova invogliato verso la ricostruzione dell’ambiente nelle varie epoche, montando e smontando le modifiche. E ciò che gli viene rivelato giunto a tale punto ‚ è semplicemente sbalorditivo.
Tutto ciò avrebbe magari poco senso se non fosse il Duomo di Monreale segnato dalla personalità di Guglielmo II Altavilla, dal talento delle maestranze e dalle elite di fine del secolo 12°, con riferimento tanto ai poteri laici quanto religiosi.
Vistosi messaggi di natura politica, pur quanto sinceramente ispirati ad un vibrante atto di fede, incrociano riferimenti commoventi, comuni ai tre monoteismi. Come nella ripetizione della stella dalle otto punte, simbologia assai presente nei monumenti arabo-normanni. Mai come a Monreale però la sua dimensione allegorica sarà stata messa in scena con tale munificenza. (vedi foto)
Le fonti sono numerose che parlano del complesso del Duomo di Monreale, oggi bene Unesco – Patrimonio dell’Umanità.
Questi appunti non hanno altra pretesa che comunicare delle impressioni, stimolare le curiosità, provocare dei scambi…
Entrando in cattedrale, il visitatore è come risucchiato da un vortice di elementi in movimento. Per alcuni l’effetto è quello di una cascata che sembra piombargli addosso e togliergli il respiro. Due volte in questi ultimi 10 anni impegnati a guidare il pubblico alla scoperta del monumento è capitato che un cliente si sia sentito male al punto di dovere uscire dal tempio.
Una cattedrale quindi che provocca immediata reazione. Ed è proprio questo il punto primo, questa forza nella comunicazione, rinforzata poi dall’analisi nel dettaglio, riservata maggiormente agli addetti ai lavori, a chi come me ha il privilegio di rapportarci spesso con tali meraviglie.
E quasi impossibile distaccare l’attenzione dei mosaici a punto che solo con il tempo la si riesce ad indirizzare anche ad altri aspetti del monumento. Lo studio poi porta a sorprese, misteri e piaceri della conoscenza…
Guardate ad esempio, nella nostra galleria fotografica di seguito, gli stilobati delle colonne a divisione delle navate. Essi presentano una diversità singolare che spinge l’appassionato ad una ricerca.
Perchè?
Poi lo studio porta a intuire, ad esempio, che la prima colonna a destra della navata principale, quella di marmo cipollino, non occupa oggi giorno la posizione originale del medioevo. Di mistero in mistero cosi uno si trova invogliato verso la ricostruzione dell’ambiente nelle varie epoche, montando e smontando le modifiche. E ciò che gli viene rivelato giunto a tale punto ‚ è semplicemente sbalorditivo.
Tutto ciò avrebbe magari poco senso se non fosse il Duomo di Monreale segnato dalla personalità di Guglielmo II Altavilla, dal talento delle maestranze e dalle elite di fine del secolo 12°, con riferimento tanto ai poteri laici quanto religiosi.
Vistosi messaggi di natura politica, pur quanto sinceramente ispirati ad un vibrante atto di fede, incrociano riferimenti commoventi, comuni ai tre monoteismi. Come nella ripetizione della stella dalle otto punte, simbologia assai presente nei monumenti arabo-normanni. Mai come a Monreale però la sua dimensione allegorica sarà stata messa in scena con tale munificenza. (vedi foto)
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